CONSOLIDARE RISPARMIANDO SI PUO' !
IL PRESIDENTE NAZIONALE ANACI ( Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari ) Ing. Francesco BURRELLI, ha pubblicato un importante articolo sulla rivista del settore AMMINISTRATORE IMMOBILIARE atto a mettere a conoscenza le potenzialità degli interventi con fibra di carbonio..
Vediamo ora un esempio di intervento su parete condominiale senza dover rendere inagibile l'accesso ai luoghi, intervenendo con la massima sicurezza e con un metodo non invasivo che adotta una tecnica di recupero dell' esistente struttura lignea, delle lastre in pietra, della muratura, del cemento armato e acciaio.
Mi è stato incarico di intervenire sull' immobile sito a Torino in via Borgo Dora zona Balon. L'intervento consisteva nel consolidare l'androne del palazzo che mostrava segni di degrado strutturale alle travi in legno di castagno inflesse, causa vetustità e carichi permanenti.
Le soluzioni pensate erano due:
Stato dei luoghi, androne prima del intervento
Come si può notare il travetto era totalmente spaccato, è stato quindi da prima ripulito, la lesione è stata riempita di resina epossidica ed è stata assicurata la corretta riparazione per mezzo di una morsa da falegname che ha tenuto unite le due parti della trave. Contemporaneamente è stata posizionata la lamina di spessore 1,4 mm e di larghezza 50 mm al intradosso trave, incollata e poi puntellata per dare maggior aderenza.
Uno scatto che mostra la morsa da falegname che unisce le due parti della trave.
L'immagine evidenzia la trave lesionata con all'interno la resina epossidica e il posizionamento lamina all' intradosso trave con relativo assito puntellato per dare aderenza tra lamina di carbonio e travetto. E' stato atteso un tempo di sette giorni per ottenere una completa maturazione del prodotto, come indica la normativa vigente.
Eliminazione dei puntelli dopo l'avvenuta maturazione durata sette giorni.
Scatto del lavoro ultimato. Le travi sono rinforzate e con un mimimo carico pari a qualche grammo al mq con una resistenza a rottura pari a 40 tonnellate.
I prodotti utilizati per l'intervento sono:
Tutti i prodotti sono stati acquistati da:
Fasi di preparazione dei prodotti:
Preparazione e di stesura lamina e tessuto in fibra di carbonio
Stesura bi componente epossidico sulla lamina Bilancia di precisione per miscelare i bi componenti
e rullo frangibolle
Posizionamento tessuto unidirezzionale che assorbe gli sforzi di taglio in prossimita degli appoggi come da progetto allegato.
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Studi preliminari per far comprendere come si può intervenire sulle strutture non antisismoche rendendole strutture antisismiche con minimi intervemti di consolidamento in frp il modello è realizzato con elementi in legno che simulano un edificio eseguito blocchi staccati tra loro simulando la non legatura degli elementi tipici degli edifici in muratura e in pietra . il filmato evidenzia l'unione in punti significativi tramite tessuto in frp proporzionato alla struttura in scala . come si vedrà nel filmato se non vi fossero tali legature l'edificio crollerebe alla minima sollecitazione sismica .
il secondo filmatio evidenzia che la parte del l'edificio privo di legature in frp crolla alla minima sollecitazione solo nella parte legata con frp l'edificio assorbe bene le sollecitazioni
QUELLO CHE NESSUNO VUOL FAR SAPERE SULLA SICUREZZA ANTISISMICA E I RIMEDI A BASSO COSTO PER METTERE IL PAESE IN SICUREZZA CON LA RALIZZAZIONE DI EDIFICI ANTISISMICI.
TRA BREVE TEMPO IN ITALIA AVVERRANNO AZIONI SISMICHE DI NOTEVOLE ENTITA' E TUTTI IN NOSTRI EDIFICI NON SONO IN GRADO DI SOPPORTARE AZIONI SISMICHE DI TALE ENTITA'
VI E' UN RIMEDIO MA NESSUNO NE PARLA INDOVINATE IL PERCHE'
QUANDO AVVERRA' LA CATASTROFE I NOSTRI POLITICI SPECULERANNO SULLE DISGRAZIE ALTRUI , COME E' SEMPRE STATO .
LEGGETE GLI ARTICOLI SULLE REALI POSSIBILITA' DI TALE CATASTROFE.
Il professor Marco Mucciarelli è laureato in Fisica ed è professore universitario di Sismologia Applicata presso la Scuola di Ingegneria dell'Università della Basilicata. E' anche il direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, nonché curatore di un blog.
Recentemente il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha richiamato l'attenzione sul fatto che potrebbe essere imminente un evento sismico catastrofico in Italia (tipo Friuli o Irpinia, per richiamare i più recenti).
Ci sono state reazioni scomposte, da chi ha gridato all'inutile allarmismo a chi si meraviglia visto che si ripete sempre che i terremoti non si possono prevedere.
Non si tratta però di previsione (luogo, data e magnitudo precisi) quanto di una stima molto ragionevole.
In Italia ci sono stati tra il 1100 ed oggi 59 terremoti catastrofici (con magnitudo maggiore o uguale a 6.3). La loro distribuzione nel tempo è quella della figura qui sotto.
Il conto della serva ci dà una media di un terremoto ogni 900/59=15,25 anni. Ora, il terremoto dell'Irpinia nel 1980 è stato l'ultimo di questa classe di eventi, ormai 33 anni fa. Sono quindi passati più del doppio della media degli anni da quel terremoto, e già questo sarebbe preoccupante.
Le cose diventano ancora più serie se guardiamo come sono distribuiti gli anni trascorsi tra due terremoti catastrofici, dando un'occhiata al grafico sottostante.
PER RENDERE SICURI GLI EDIFICI BASTEREBBE CONSOLIDARLI IN TEMPI BREVISSIMI CON INTERVENTI NON INVASIVI E CON COSTI CONTENUTI
TRAMITE IL SISTEMA CON FIBRA DI CARBONIO come qui di seguito indicato
SCHEMI DI TIPOLOGIE DI INTERVENTO NEL CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE TRAMITE FIBRA DI CARBONIO
Intervento strutturale con fibra di carbonio per il placcaggio di parte di muratura di tamponamento in laterizio, causa un cedimento delle mensole a sbalzo zona balconi nell'angolo zona ripostiglio in muratura.
Essendo la muratura un materiale anelasticoe posizionata su unas mensola in cemento armato che lavora a flessione materiale elastico, si è verificato l'inevitabile, la rottura della muratura come evidenziato dalla documentazione allegata. per non creare presidi in ponteggio o inutili ripristini di parti della muratura, che dopo breve si sarebbero nuovamente lesionate causa l'elasticità e anelasticità sopra indicato.
la soluzione più idonea, rapida e economica è la cinturazione con fibra di carbonio della ditta kimia, realizando delle legature orizzontali atte a contenere il lesionamento.
come si evince dalla documentazione allegata
i placcaggi in fibra di carbonio verranno in seguito tinteggiate con colore idoneo per eliminare gli inserti di colore nero tipico colore del carbonio , permettendo di avere una facciata visivamente omogenea come si vede nelle foto fine intervento
nella foto si evince il posizionamento del tessuto di carbonio inserito in facciata, prima della tinteggiatura del medesimo
foto inserite nella relazione di calcolo indicando le zone dove posizionare la fibra di carbonio.
prospetto del condominio terminato, dove vi erano le lesioni sulla muratura, ripristinato con la fibra di carbonio, spolverata con sabia di quarzo e poi tinteggiata
foto particolari lesioni che interessano tre piani di edificio, dal piano pilotis al terzo piano, le lesioni interessano sia il mattone paramano esterno che la muratura interna, dimostrando la gravità della lesione, che se non placcata con fibra di carbonio potrebbe arrivare al distacco della muratura, con il crollo della medesima, considerando che la fessurazione è di un centimetro, indicando chiaramente un taglio continuativo.
Con il placcaggio in carbonio la legatura non si evidenzia ad occhio nudo, merito il limitato spessore e con la decorazione in superficio di colore similare al paramano.
LE FRECCE evidenziano i punti di placcaggio del carbonio decorato , quasi invisibile alla vista. Tale risultato è ottenuto eseguendo una spolveratura con sabbia di quarzo sulla fibra di carbonio e poi tinteggiatura.
Possiamo progettare l'inserimento del materiale frp dove necessita con pesi leggerissimi e resistenze elevate.
Risparmio dei costi sin dal progetto
Mettiamo in progetto solo il materiale che necessita, affinché, in base al calcolo, lavori nella direzione e nel modo che occorre alle esigenze di quel specifico intervento.
Nessun altro materiale da costruzione, o adattabile alle costruzioni, a parità di peso e dimensioni, ha le capacità di resistenza dei materli compositi.
Volte o pilastri, archi o travi, possiamo sagomare il rinforzo in fibra di carbonio con estrema precisione sulla base della forma del supporto sul quale andrà applicato. La direzionalità del rinforzo garantisce la risposta diretta alle sollecitazioni sull’elemento strutturale usando spessori minimi
Il sistema composito con fibre di carbonio garantisce una durata pressoché illimitata: non subisce trasformazioni chimiche nel tempo (come il calcestruzzo) non è soggetto a processi di ossidazione (come l’acciaio da costruzione) non è aggredibile da agenti atmosferici (piogge acide) non è aggredibile in ambienti salini (località di mare). In casi limite se protetto da idoneo sistema di protezione, risulta praticamente inattaccabile.
Nessun incremento di peso o aggravio di carichi sulla struttura rinforzata. Anche più strati di rinforzo in carbonio non superano mai lo spessore di qualche mm.
Si può intervenire “chirurgicamente” su edifici esistenti, senzadover sgomberare le abitazioni o chiudere totalmente al pubblico strutture di pubblica fruizione. Se previsto, su può intonacare o decorare la struttura rendendo l’intervento praticamente invisibile.
avendo pesi minimi l'frp si può trasportare e stoccare in spazi minimi, le resine sono in contenitori di 4+1 kg facilmente rasportabili e stoccabili
In poche ore si possono applicare grandi quantità di rinforzo, riducendo i disagi per l’utente finale ed i tempi di esecuzione per le imprese.
La Direzione dei Lavori o il committente possono verificare in diretta la perfetta esecuzione del rinforzo strutturale, tramite moderni ed efficaci sistemi, come le Termografie all’Infrarosso oppure le prove ultrasoniche o le classiche prove di laboratorio.